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papà e mamma .......in quel parcheggio


di malire
12.03.2016    |    39.760    |    5 9.6
"Ma che diavolo ci facevano in quel posto..."
Michele, 22 anni, studente universitario, attualmente single, economicamente non ho problemi visto che i miei genitori provengono entrambi da famiglie benestanti. Papà ( Carlo ) 52 anni rappresentante di una grossa multinazionale, guadagna piuttosto bene. Mamma ( Rita ) 46 anni fa la maestra elementare, più per piacere e passatempo che per bisogno. La loro vita mi pare scorra senza troppe variazioni alla quotidiana monotonia, papà quando è a casa si occupa del giardino e dei suoi hobby, mamma è sempre impegnata a riordinare la casa, raramente escono con gli amici o vanno fuori a cena in media lo faranno una volta al mese, mentre invece non passa domenica che non vadano insieme alla S. Messa
Quella sera, eravamo a metà luglio, i miei genitori dissero che sarebbero usciti fuori a cena,io risposi che sarei andato in birreria coi miei amici. La mia serata si rivelò piuttosto noiosa visto che i miei amici erano quasi tutti assenti, vuoi perché qualcuno era in vacanza, qualcuno era con la ragazza, qualcuno doveva rientrare per preparare gli esami, così verso le 23,30 mi ritrovai in auto pronto a rientrare a casa.
Non avevo sonno e stavo rimuginando come passare il resto della serata quando mi ricordai di un discorso di qualche tempo fa dove si diceva che nel parcheggio di un ristorante ormai in disuso da due anni, vi era uno strano giro di coppie e singoli in cerca di avventure. Tra me e me pensai - perché no, voglio proprio dare un'occhiata - Il parcheggio in questione si trovava dall'altra parte della città, dopo 20 minuti mi ritrovai sul posto, effettivamente vi erano alcune auto in sosta e uomini che si aggiravano nei paraggi con fare guardingo. Mi allontani per parcheggiare in un boschetto confinante da dove potevo scorgere quello che succedeva senza essere visto. Da dietro la siepe vedevo ombre dentro le auto impegnate in effusioni amorose incuranti delle figure maschili contro i finestrini che sbirciavano dentro indisturbati. Ero troppo distante per vedere meglio e non volevo avvicinarmi per paura di essere riconosciuto così stavo pensando di rincasare quando un'auto si stava dirigendo nella mia direzione, era una Volvo station wagon bianca, come quella di mio padre, si avvicinò fin contro la siepe dove stavo io,.....cazzo.... erano proprio papà e mamma. Ma che diavolo ci facevano in quel posto....
i fari si spensero poi lampeggiarono e lampeggiarono di nuovo, forse era un segnale, avevo visto altre auto lampeggiare. Erano a due metri da me e potevo vedere bene dentro l'auto aiutato da un lampione li vicino e dalla luna piena, mio padre stava sbottonando la camicetta di mamma, un bel seno abbondante fece la sua apparizione, non c'era reggiseno. Due uomini si stavano avvicinando, anche un terzo lasciata un'auto che stava partendo si dirigeva verso di noi, intanto il babbo aveva infilato una mano tra le cosce di mamma mentre la gonna saliva sempre più mettendo in mostra il cinturino di un reggicalze nero e nere erano anche le mutandine.
.....Non stavo capendo più nulla, ero frastornato, sorpreso, forse deluso, ma una cosa era certa, avevo un'erezione paurosa, tanto da farmi male.
Due uomini erano incollati al finestrino dal lato di mamma, il terzo si godeva la scena dal parabrezza, babbo aveva denudato due magnifiche tette e adesso stava accarezzando i peli della figa dopo avere scostato le minuscole mutandine, mamma sembrava estasiata a sua volta dallo spettacolo offerto dai due membri strusciati contro il vetro dai rispettivi proprietari.
Mio padre tolse la sicura alle portiere che immediatamente si aprirono e quattro mani si posarono sul corpo di mamma, due palpavano i seni, le altre due si occuparono della figa dopo avere sfilato gli slip, le cosce erano spalancate, i piedi sul cruscotto. Uno dei maschi era riuscito a intrufolarsi tra le gambe ed aveva iniziato a divorarle la figa strappandole gridolini e mugolii, l'altro le strusciò la cappella gonfia sul seno poi glielo infilò in bocca, il terzo continuava a guardare tenendo tra le mani un cazzo enorme. Anch'io mi stavo masturbando e carezzando eccitatissimo dallo spettacolo offertomi dai miei genitori.......chi l'avrebbe mai immaginato.
Papà scese dall'auto e dal baule prese una grossa coperta che stese sul cofano agganciandola per bene per non farla scivolare, prese mamma per mano e la fece adagiare di schiena sulla coperta, piedi a terra, gambe spalancate e figa in bella mostra. Mentre mio padre la baciava, l'uomo che fino a poco tempo fa l'aveva leccata, la stava penetrando con un cazzo di tutto rispetto e dopo averla sollevata un po, prese a scoparla energicamente. Il babbo si era appoggiato alla portiera menandosi il cazzo, il quale mi pareva piuttosto piccolo.
Mamma aveva un cazzo in figa e uno in bocca, si dimenava e succhiava avidamente, sembrava in preda ad orgasmi continui......dopo circa 10 minuti i due maschi si sono scaricati dentro di lei..... era rimasta dov'era, le braccia abbandonate, le gambe penzoloni, rivoli di sborra uscivano dalle labbra e dalla fica, mentre la mia sborra si è persa tra i rami della siepe. L'uomo col cazzo grosso si è avvicinato, ha chiesto a mio padre se poteva e dopo la risposta affermativa, ha sollevato le caviglie di mamma mettendosele sulle spalle, ha strusciato un po la cappellona sui peli infine l'ha penetrata, intanto si erano aggiunti altri due uomini più anziani
anche loro col cazzo non proprio duro in mano si stavano segando. Il maschio la sbatteva in modo veloce ed in profondità, mamma gridava di piacere e lo incitava a scoparla a lungo, intanto il babbo le era venuto sui seni. Dopo quasi mezzora i getti del maschio le hanno insozzato il viso, il ventre, ma sopratutto i peli della fica. Quando l'uomo si è sfilato, i due vecchi si sono avvicinati masturbandosi, le hanno carezzato la figa inzuppata e subito sono venuti spruzzando sulle cosce e sulla fica. Mamma è tornata dentro l'auto barcollando e malferma sulle gambe, evidentemente i vari orgasmi l'avevano spossata, papà raccolse in fretta la coperta e ripartirono senza dire nulla. Il tutto era avvenuto senza troppe parole, solo i gemiti e le grida di piacere di mamma rompevano il silenzio di quella notte. Mentre i fanali della Volvo si allontanavano finii la sega che mi stavo facendo e per la terza volta sborrai contro la siepe.........Adesso quando i miei genitori escono per andare a cena, anch'io so dove andare.

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